Gary Hemming

Gary Hemming è un alpinista esperto nella Yosemite Valley. Si è trasferito in Francia all'inizio degli anni '60 e ha seguito i corsi universitari a Grenoble, mentre scalava con John Harlin. Gary Hemming ha avuto un figlio con Claude Guerre-Genton nel 1963. Ha partecipato all'apertura di difficili vie di arrampicata nel massiccio del Monte Bianco, tra gli altri con John Harlin, Tom Frost, Stuart Fulton e Royal Robbins. Il 18 agosto 1966, a Entrèves, nelle Alpi, l'americano Gary Hemming e il suo compagno di scalata, il tedesco Lothar Mauch, prendono un caffè mentre rimuginano perché il maltempo ha rovinato il loro progetto sulla parete sud del Monte Bianco. La copia del Dauphiné Libéré posta sul tavolo annuncia due tedeschi in perdizione sulla parete ovest dei Drus e un difficile salvataggio per i soldati del SDE. Il sangue di Hemming ribolle: "Dobbiamo andare, Lothar!" Con René Desmaison e altri ottimi alpinisti, prendono la via Berardini-Magnone, davanti ai soccorsi ufficiali, e scendono con i due alpinisti infortunati sulla via "La Directe Américaine" che Hemming aveva aperto con R. Robbins nel 1962. Molto controverso, Desmaison fu espulso dalla Compagnie des Guides de Chamonix e Hemming divenne un eroe. In questa occasione viene soprannominato dalla stampa francese "Il Beatnik delle vette" per i suoi lunghi capelli e il suo aspetto errante. Nel settembre del 1966, solo poche settimane dopo il salvataggio dei Drus che lo resero un eroe, si fece nuovamente parlare di Gary Hemming. Il quotidiano Le Monde dedica due articoli alla sua nuova impresa, di tutt'altro genere. Sorpreso a scavalcare il cancello di una villa a Fontenay-aux-Roses, Gary Hemming è in custodia presso il commissariato di Sceaux. Non c'è nessun furto nel caso, ma piuttosto una storia di amanti respinti. La villa appartiene alla famiglia della fidanzata di Hemming, che ha appena rotto con lui. Fu rilasciato su cauzione quattro giorni dopo, grazie all'intervento del suo amico e compagno di scalata Pierre Mazeaud. L'orlo è rifiutato. Lasciò la Francia qualche tempo dopo per tornare negli Stati Uniti. Mercoledì 6 agosto 1969, all'età di 34 anni, fu trovato morto per una pallottola alla testa sulla riva del lago Jenny, nel Grand Teton National Park, nel nord-ovest del Wyoming (Stati Uniti). L'inchiesta conclude un suicidio. Ancora oggi Comet Hemming appare come una leggenda dell'arrampicata, un personaggio tanto romantico quanto sfuggente. Sembra aver suscitato l'ammirazione di tutti coloro che lo conoscevano, compreso il suo amico Pierre Mazeaud, con il quale ha vissuto per un certo periodo. Per gli alpinisti che lo hanno seguito, incarna anche un approccio puro alla montagna, all'arrampicata, e una visione libertaria dell'esistenza, liberata dai diktat sociali, che già presagiva i movimenti di protesta della fine degli anni Sessanta. .